Come Costruire un Metal Detector in maniera semplice ed economica

Il metal detector consiste in una strumentalizzazione in grado di sfruttare i principi del magnetismo al fine di poter ricercare i metalli presenti in particolar modo al di sotto del livello del terreno. Le stesse caratteristiche vengono inoltre sfruttate anche sulle persone, come nel caso degli aeroporti, al fine di effettuare tutti i controlli necessari sugli oggetti posseduti ed eventualmente non dichiarati.

Il metal detector viene anche denominato cercametalli, in traduzione alla terminologia inglese, impiegato generalmente per la bonifica dei terreni, per lo sminamento dei campi minati, nelle ricerche geologiche, nei siti archeologici (in Italia è vietato se non si ha il permesso della Sovrintendenza), nella ricerca di frecce cadute nel tiro con l’arco outdoor, ecc. Il primo costruttore del metal detector riportato dalla storia è stato Alexander Graham Bell nel 1881, all’epoca in cui il presidente degli Stati Uniti d’America James Garfield, venne colpito da due proiettili. In quell’occasione ben sedici medici chirurghi non riuscirono a trovare la posizione esatta dei proiettili e venne richiesto l’intervento di un metal detector che però, in quella circostanza, riuscì solamente a rilevare le molle del materasso al di sotto del corpo del presidente.

I metal detector si trovano comunemente in vendita presso i negozi specializzati, attraverso gli store online, ma possono essere anche costruiti a livello autonomo presso la propria abitazione. Attraverso questa nuova piccola ma concentrata guida sarà possibile capire le basi e provare a realizzare in autonomia un metal detector da utilizzare per la ricerca dei metalli.

 

Costruire Metal Detector

Per realizzare un metal detector in completa autonomia presso la propria abitazione si renderà necessario possedere un kit idoneo formato da filo di rame, sega, compensato, nastro isolante, casse, bastone e radio. Il metal detector di base dovrà possedere un oscillatore in grado di creare corrente attraverso il passaggio da una bobina generante un campo magnetico.

Il dispositivo è in grado di arrivare a segnalare la presenza dei metalli al di sopra, oppure al di sotto, del livello di superficie grazie all’azione di una seconda bobina a rilevazione dei cambiamenti del campo magnetico. In commercio esistono inoltre diverse tipologie di metal detector ad esempio quelli subacquei, di sicurezza, industriali. La base per la costruzione di un metal detector in autonomia dovrà comprendere una bobina, una scatola di controllo, uno stabilizzatore e un albero. La piastra potrà essere ricreata con del semplice compensato creando due anelli in dimensioni da 20 centimetri e 30 centimetri.

Con il compensato avanzato dal taglio si dovranno creare due barrette per collegare i due anelli in modo parallelo, mentre il filo di rame dovrà essere avvolto in tutta la piastra passando per l’anello esterno, ovvero la bobina emittente, successivamente quello interno, rappresentante la bobina ricevente.

Per realizzare la scatola di controllo si potrà utilizzare una vecchia radio, sintonizzata sui canali AM alti, collegata quindi alla scatola di controllo. L’albero invece potrà essere realizzato tramite l’impiego di un bastone di legno sulla cui punta fissare la piastra del metal detector, preoccupandosi di lasciare uno spazio sufficiente per l’impugnatura.

A questo punto non si dovrà fare altro che avvicinare il metal detector ad una fonte di metallo per verificarne il funzionamento.

Soddisfatto del tuo nuovo metal detector fai da te? Provalo sulla sabbia e ricorda che abbiamo anche scritto una guida che ti spiega come pulire gli euro trovati in spiaggia.

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