Migliori Monumenti di Roma: quali i più belli da non perdere assolutamente

Come si può raccontare la città eterna in poche righe? Come si possono racchiudere la sua magia e le sue contraddizioni, senza perdersi nel racconto di una città intrisa di storia e di cultura?

Una città che spesso sembra dimenticare il suo passato e le leggende che l’hanno resa una delle principali attrazioni turistiche dello stivale.

Cosa vedere a Roma? Una domanda a cui è impossibile rispondere.

Noi, però, proviamo a darvi un assaggio di quello che, una volta giunti nella città eterna, davvero non si può evitare di visitare, ovvero i principali monumenti, lasciandovi però un contenuto che spieghi cosa vedere a Roma in linea più generale ed ampia.

Non basterebbero pagine, infatti, per rendere giustizia all’incanto che questa città vi regalerà. D’altronde, come diceva Goethe: “Sì, sono arrivato finalmente in questa capitale del mondo!… Attraverso le Alpi tirolesi son passato quasi di volo… L’ansia di arrivare a Roma era così grande ed aumentava talmente ad ogni istante, che non potevo più star fermo, e a Firenze non mi son trattenuto che tre ore. Eccomi ora a Roma, tranquillo, e, a quanto sembra, acquietato per tutta la vita… Tutti i sogni della mia giovinezza ora li vedo vivi; le prime incisioni di cui mi ricordo (mio padre aveva collocato in un’anticamera le vedute di Roma), ora le vedo nella realtà e tutto ciò che da tempo conoscevo, di quadri e disegni, di rami o di incisioni in legno, di gessi o di sugheri, tutto ora mi sta raccolto innanzi agli occhi, e dovunque io vada, trovo un’antica conoscenza in un mondo forestiero. Tutto è come lo immaginavo e tutto è nuovo.”

 

Roma: un po’ di storia

I primi insediamenti nella zona di Roma sorsero sul colle Palatino intorno al X secolo a.C. In seguito, vennero occupati anche i colli Esquilino e Quirinale.

La città eterna nacque dall’unione dei villaggi preesistenti sui vari colli, che diedero vita ad un vero e proprio centro urbano. La sua fondazione, da parte dei fratelli Romolo e Remo, viene collocata il 21 aprile del 753 a.C.

 

Il Colosseo

Un’antica profezia dell’VIII secolo del venerabile Beda diceva: “Finché esisterà il Colosseo, esisterà roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; quando cadrà cadrà Roma, cadrà anche il mondo.”

Il Colosseo, o Anfiteatro Flavio, è sicuramente il monumento più conosciuto di Roma. Fu Vespasiano ad ordinare la sua costruzione nel II secolo d.C e Tito lo inaugurò nell’80 d.C.

Fu chiamato Colosseo soltanto in un secondo momento, probabilmente per via dell’enorme statua conosciuta con il nome di “Colosso del Dio Sole“, posta nelle vicinanze, che aveva le sembianze di Nerone.

L’enorme arena lunga 189 metri, larga 156, su una superficie di 24.000 metri quadrati, era utilizzata per assistere agli spettacoli dei gladiatori. Al suo apice, sotto l’impero di Domiziano, il Colosseo arrivò ad ospitare 50.000 persone.

Per assistere agli spettacoli, veniva fatta una distinzione in base a sesso e classe sociale: imperatori e senatori nelle prime file, le donne nelle file superiori.

Dal 1980, il Colosseo è divenuto Patrimonio dell’umanità dell’Unesco ed è tra le 7 meraviglie del mondo moderno. “Un colpo d’occhio singolarmente bello offre il Colosseo. La notte rimane chiuso; vi ha la sua abitazione nella cappella accanto, un eremita e alcuni mendicanti stanno accovacciati sotto le volte in rovina… Noi ci siamo fermati presso il cancello a osservare. Brillava alta la luna, e a poco a poco il fumo, che sfuggiva alto attraverso le pareti, le fessure, le aperture, ne fu illuminato come una nebbia. Lo spettacolo era meraviglioso”. Così scriveva Goethe nel suo “Viaggio in Italia”.

 

Il Pantheon

Secondo una leggenda, il Pantheon sorge nel punto in cui Romolo, alla sua morte, fu afferrato e portato in cielo da un’aquila. Commissionato da Marco Agrippa, durante il regno di Augusto, fu ricostruito dall’imperatore Adriano intorno al 126 d.C.

Tempio dedicato a tutte le divinità (Pan- tutti, Theon- divinità), ha una struttura circolare, con un portico di grandi colonne corinzie in granito. Il Pantheon è uno degli edifici romani meglio conservati. Nel 609 l’Imperatore di Bisanzio lo donò al Papa Bonifacio IV, che lo trasformò in una Chiesa.

Come diceva Stendhal: “Il Pantheon, questo tempio, ha così poco sofferto che ci appare come dovettero vederlo alla loro epoca i Romani.” La caratteristica principale del Pantheon èla grande cupola emisferica del diametro di 43,3 m, pari all’altezza dal pavimento, sulla cui sommità vi è la grande apertura, l’oculus, larga 9 metri.

 

I Musei Vaticani

I Musei Vaticani sono considerati fra i più bei complessi museali al mondo. Tredici in tutto i musei, uno diverso dall’altro, dotati di una delle più belle collezioni d’arte del pianeta. I musei Vaticani furono fondati con il patrocinio di due Papi: Clemente XIV e Pio VI.

I due pontefici furono i primi a permettere alla massa di fruire delle grandi opere. La Pinacoteca custodisce una piccola ma valorosa collezione di dipinti che va dal XII al XIX secolo, con opere di Raffaello, Caravaggio e Leonardo da Vinci.

Nonostante cambiamenti e vicissitudini, alcune delle sculture esposte, come l’Apollo del Belvedere dello scultore Leocares, si trovano ancora, perlopiù, intatte nei Musei Vaticani.

 

Il Circo Massimo

Il Circo Massimo è un antico circo romano che si trova in una valle con il Palatino a sinistra e l’Aventino a destra. Fu grazie a Gaio Giulio Cesare che furono costruite le prime sedie in muratura, a partire dal 46 a.C. Nel circo si disputavano gare tra cavalli.

Le ultime partite furono disputate nel 549 d.C. per ordine di Totilla dei Goti. Il circo era lungo 600 metri e largo 140. Poteva ospitare circa 250.000 spettatori sulle gradinate.

Le gradinate circondavano il circo su 3/4 lati. Il circo Massimo si trova all’interno delle mura Aureliane.

La vista dal colle Palatino permette ancora di osservare la base piatta della pista e le pareti inclinate, simili a quelle degli stadi moderni.

 

La cappella Sistina

La Cappella Sistina, così chiamata perché costruita all’epoca di Papa Sisto IV, fu eretta tra il 1475 e il 1481.

La Cappella, dedicata a Maria Assunta in cielo, fa parte del percorso dei Musei vaticani. A renderla celebre, sono soprattutto gli affreschi che conserva al suo interno.

In particolare: gli affreschi della volta e del Giudizio Universale di Michelangelo Buonarroti e gli affreschi del Botticelli, Pinturicchio, Perugino e molti altri. Michelangelo, su richiesta di Papa Giulio II, lavorò agli affreschi del soffitto della Cappella Sistina per 4 anni, dal 1508 al 1512.

A partire dal Giudizio Universale, le scene dell’affresco raffigurano: La Separazione della luce dalle tenebre, la Creazione del Sole, Lune e pianeti, la Separazione del territorio e del mare, la Creazione dei pesci e degli uccelli selvatici, la Creazione di Adamo, la Creazione di Eva, Tentazione e cacciata dal Paradiso, il Sacrificio di Noè, il Diluvio e l’Ebbrezza di Noè.