Usi lo spray per zanzare in casa? Ecco cosa stai respirando davvero e i rischi

Quando si utilizza uno **spray antizanzare in casa**, si introduce nell’ambiente una miscela di sostanze chimiche che, sebbene progettate per respingere o uccidere le zanzare, possono finire nell’aria e quindi nei nostri polmoni. I principali componenti degli spray sono repellenti come il DEET, la permetrina, il geraniolo, e una serie di solventi e profumi, ai quali si aggiungono talvolta sostanze allergeniche o persino vietate che talora sfuggono ai controlli. Respirare questi composti – soprattutto in assenza di una corretta aerazione – espone a una varietà di rischi, non solo per gli esseri umani, ma anche per animali domestici e, in modo particolare, per categorie sensibili come bambini e donne in gravidanza.

Cosa contengono davvero gli spray antizanzare

Gli spray repellenti comunemente reperibili in commercio possono contenere diverse tipologie di principi attivi. Tra i più diffusi vi sono:

  • DEET (N,N-Dietil-meta-toluamide): storicamente utilizzato per la sua efficacia, è stato oggetto di studi che ne hanno evidenziato sia la sicurezza in concentrazioni moderate sia i possibili effetti avversi in caso di usi prolungati o eccessivi.
  • Permetrina: è un potente insetticida della famiglia dei piretroidi, la cui inalazione è generalmente sconsigliata poiché può comportare effetti irritanti su occhi e vie respiratorie e, in soggetti sensibili, sintomi più gravi come mal di testa o nausea.
  • Geraniolo, citronella, oli essenziali: sono presenti in molti prodotti “naturali”, ma non sono privi di rischi, soprattutto in caso di allergie o esposizione ripetuta a concentrazioni elevate.
  • Sostanze aggiuntive vietate o allergeniche: indagini recenti su prodotti venduti in Europa hanno identificato la presenza di composti come metileugenolo, ritenuto potenzialmente cancerogeno, e altri allergeni come Lilial e Lyral. L’impiego di queste sostanze è vietato o fortemente regolamentato, ma possono ancora trovarsi in circolazione, soprattutto in prodotti di importazione dubbia o in mercati meno controllati.
  • Gli apparati regolatori spesso suggeriscono l’applicazione degli spray su vestiti invece che direttamente sulla pelle, come misura precauzionale per ridurne l’assorbimento e l’inalazione accidentale.

    Cosa respiri davvero quando usi questi prodotti

    L’impiego in ambienti chiusi degli spray antizanzare comporta l’inalazione di una combinazione variabile di sostanze volatili. Queste possono includere:

  • Composti organici volatili (COV) rilasciati dai solventi e dai profumi usati nella formulazione degli spray, che possono contribuire alla formazione di inquinamento indoor e causare effetti transitori come irritazione agli occhi, lacrimazione, tosse e mal di testa.
  • Eventuali residui di sostanze insetticide persistenti che, se inalate in grandi quantità o per periodi prolungati, possono avere conseguenze per la salute respiratoria, soprattutto in soggetti asmatici o con patologie croniche.
  • Nel caso di prodotti illegali o non certificati, il rischio aumenta a causa della possibile presenza di sostanze proibite, allergeni forti e composti potenzialmente cancerogeni come il metileugenolo, che devono essere assolutamente evitati soprattutto in presenza di bambini.
  • La letteratura scientifica sottolinea che molte delle sostanze disperse non rimangono solo sospese nell’aria, ma si depositano su superfici, indumenti, giochi e cibo, venendo così potenzialmente ingerite o assorbite da chi abita l’ambiente domestico.

    Rischi e precauzioni per la salute

    L’uso frequente di spray antizanzare all’interno degli ambienti domestici può comportare diversi rischi per la salute:

  • Effetti acuti: irritazione delle vie respiratorie, bruciore agli occhi, mal di testa, nausea e, meno frequentemente, reazioni allergiche locali o sistemiche.
  • Effetti a lungo termine: studi epidemiologici suggeriscono una correlazione tra l’esposizione prolungata ai COV e l’aumento di sintomatologie respiratorie, allergie e, per alcune sostanze, rischio potenziale di danni al sistema nervoso centrale.
  • Categorie vulnerabili: bambini, anziani, donne in stato di gravidanza e persone con patologie pregresse sono più esposti agli effetti nocivi. Alcuni componenti possono attraversare la barriera placentare o essere assorbiti più facilmente dalla pelle dei piccoli, aumentando così il rischio di effetti sistemici anche per esposizioni che in un adulto sarebbero banali.
  • Rischi per animali domestici: molte delle sostanze contenute negli spray antizanzare si rivelano tossiche per cani e gatti, sia direttamente, sia tramite il leccamento di superfici trattate o di zone del corpo esposte per errore. Alcune, come la permetrina e certi oli essenziali, sono estremamente pericolose specie per i felini, come ampiamente documentato nei casi di ingestione accidentale o esposizione prolungata.
  • È stato inoltre segnalato che un uso scorretto degli spray (ad esempio spruzzando abbondantemente sulle superfici domestiche) non aumenta la protezione, ma solo il rischio di inalazione e contaminazione, senza reali benefici aggiuntivi.

    Consigli pratici per un uso più sicuro (o alternativo)

    La scelta più prudente resta sempre quella di **utilizzare correttamente i prodotti**, leggendo attentamente le istruzioni riportate in etichetta, rispettando le dosi, evitando un’applicazione eccessiva e garantendo sempre una buona ventilazione dei locali dopo l’uso. Ecco alcune buone pratiche:

  • Applicare gli spray solo negli orari necessari, evitando il contatto diretto con cibo, giocattoli o superfici di utilizzo frequente.
  • Mantenere una finestra aperta durante e dopo l’applicazione, così da favorire il ricambio d’aria e ridurre la concentrazione di sostanze volatili.
  • Evitare l’uso in presenza di neonati, soggetti asmatici o animali domestici, che potrebbero manifestare sintomi anche in caso di esposizioni limitate.
  • Alternare i repellenti chimici con barriere fisiche come zanzariere o dispositivi a ultrasuoni (benché questi ultimi abbiano efficacia solo parziale e, in alcuni casi, possano disturbare gli animali domestici).
  • Optare, dove possibile, per prodotti certificati, di origine controllata, e preferibilmente con una composizione il più possibile naturale, sempre che non vi siano controindicazioni individuali.
  • Per chi vuole approfondire le implicazioni sanitarie, è raccomandata la consultazione di fonti accreditate e aggiornate sull’uso di insetticidi nei contesti domestici.
  • Infine, è utile ricordare che la lotta alle zanzare passa anche attraverso la prevenzione degli ambienti che le favoriscono, come i ristagni d’acqua e l’umidità persistente. Piccoli accorgimenti nel quotidiano possono ridurre sensibilmente la necessità di ricorrere a prodotti chimici, limitando così anche i rischi collegati all’inalazione di sostanze nocive.

    Lascia un commento